venerdì 11 febbraio 2011

pizza

ecco la prima pizza fatta in casa canadese.
non è che sia stata un successo (vedremo stasera se andrà meglio).
il problema - abbiamo scoperto poi - stava nel lievito usato: invece di 'yeast' abbiamo usato 'baking powder', che usiamo anche per pancakes e muffin.
insomma, la pasta non è lievitata e il risultato è stata una pizza azzima, senza mozzarella ma con brie.
pareva una pizza-biscotto. ma buona: è pur sempre pizza!!


p.s. bianca ci ha dato il lievito 'giusto' e stasera si replica (magari con mozzarella vera), e vediamo come viene... ma la morale è:
buona pizza a tutti!

5 commenti:

manuela ha detto...

e intanto vedete un pezzo di cucina, il tipico fornello elettrico che quasi tutti hanno qui, e i famosi misurini (cup)...sullo sfondo potete anche distinguere una moka e bottiglia di maple syrup. che strana mistura di oggetti :)

Anonimo ha detto...

a me capita, quando vado all'estero, di provare tutti i piatti locali, di trovarli tutti deliziosi e di portarli a casa! poi, a casa, me li dimentico, torno a quelli italiani, e la marmellata di frutto della passione la lascio lì e mangio quella di sambuco... ma! sarà che "casa dolce casa" vale un po' per tutto, o forse abbiamo davvero i cibi più buoni?

eli

Riki ha detto...

Aaahh, il problema linguistico del lievito. Già Già. Ci ho messo mesi per capire che esiste la differenza anche in italiano, ma lievito e lievito da birra sono il massimo di distinzione che ho mai trovato.
Allora, com'è andata la pizza questa volta?

manuela ha detto...

sui cibi: ogni posto ha le sue particolarità e mangi male se vuoi ricreare la cucina del tuo paese in un altro posto che magari non sa neppure cos'è una vera mozzarella. detto questo, a parte le mele e le patate e le patate dolci e le zucche non è che in questo periodo qui trovi molto di buono. cioè, trovi davvero tutto: ananas, mirtilli, uva, insalata, frutti della passione e pensa a qualcosa e qui c'è. ma è tutto di importanzione e gusto non ne ha granché.
mi pare che qui ci siano davvero tantissime cose 'pasticciate', ci sia il gusto per il gustoso ed elaborato. ci sono ottime idee: ad esempio le insalate con in mezzo semi e frutta. ma la qualità del cibo non è neppure lontanamente paragonabile a quella italiana.
anche se poi penso che è questione di crearsi i punti di riferimento/rifornimento giusti e conoscere meglio il mondo di qui.

lievito: yeast e non baking powder! :) pizza meglio ma migliorabile.
in compenso mi stanno venendo dei muffin avvero buoni! :)

Riki ha detto...

Devo dire che conosco il problema della frutta importata. Per farla arrivare da te ancora bella e non marcia dopo il viaggio la devono togliere che è ancora verde. Matura al buio durante il viaggio senza i raggi di sole che formano la dolcezza e a te arrivano fragole gusto mela verde. Ma questo vale per qualsiasi paese che non abbia accesso a frutta e verdura in vicinanza, cioè anche in Germania trovi al confronto con l'Italia più varietà, cose esotiche che in Italia faccio fatica a trovare. Ma c'è anche una ragione se al mercato di gennaio non trovi le fragole in Italia, non ci sono! Da quel punto di vista l'offerta di cibo davvero ottimo, e intendo sia frutta e verdura come anche formaggio e carne, qua in Italia è un cosa che ho stimato dal primo momento e che mi manca dopo rispettivamente poco andando dai miei. Perchè anche in Germania la Mozzarella è quella che trovi eh....... bisogna purtroppo adattarsi e cucinare cosa prevede il posto. Davvero, prenditi un libro di cucina. Scoprire la ricetta cercando di capire cosa ti dicono e poi cercando di cucinarla a me ha fatto imparare e crescere velocemente in Giappone (e anche qua insomma), e così ti porti a casa un sacco di nuove idee.
Coraggio Manu, noi donne siamo sempre le prime alla scoperta del cibo! E non si può vivere solo di muffin ;)