venerdì 20 maggio 2011

indians!

Bella ricostruzione, molto interessante.
Mi impressiona sempre come qui le cose che in Europa sarebbero nascoste in teche di vetro e intoccabili, qui invece sono alla portata di tutti perché le cose le impari meglio se le tocchi, le provi, le costruisci, le usi, le annusi, le assaggi, ti immedesimi. E' completamente diverso l'approccio. Certo non che mettano nelle mani dei bambini il calumet originario, ma una ricostruzione è lì, come anche la pietra con del mais vero da ridurre in farina, e le pelli degli animali da toccare e altri oggetti e tamburi e corna di alce (miiiii quanto pesano!!!): così puoi imparare attraverso l'esperienza diretta, e questo è fantastico. (per inciso: davide ha scoperto in biblioteca un libro sugli egizi e subito si è innamorato di questo popolo: capirai, ha tutti gli ingredienti giusti: piramidi con LABIRINTI, messaggi MISTERIOSI, MUMMIE e altre cose paurose...; allora, ha preso un libro in prestito in cui, tra le altre cose, ti insegnano a costruirti la tua mummia!! eheheh)
comunque, tornando al nostro villaggio indiano:
piccola indiana imbacuccata e dal naso rosso... un freddo, un freddo e nevicava tantissimo! eravamo noi e un'altra famiglia in tutto il villaggio... però così abbiamo avuto la guida a nostra disposizione e tutto il tempo per esplorare.

davide che prova a ridurre in farina i chicchi di mais. che peraltro potrebbe anche essere un gioco con cui sfogare la rabbia... e poi ottieni la farina e ci fai la pizza... mmmm... interessante.

il villaggio è stato interamente ricostruito; circondato dalla palizzata, ricrea abbastanza bene l'atmosfera del campo. quel giorno purtroppo faceva freddo e non erano esposte molte cose che nel periodo caldo abbelliscono e ornano il campo.


ci sono (se ricordo bene) 5 longhouse, di cui due interamente ricostruite anche all'interno. in ogni longhouse ci stava una famiglia allargata (un clan, direi) e all'ingresso c'era il simbolo del clan. qui diana dentro la longhouse della tartaruga.

diana vicino alla palizzata, che forma come un corridoio tutto intorno al villaggio.
ai bimbi è piaciuto davvero molto esplorare questo posto. i miei piccoli esploratori!

1 commento:

Anonimo ha detto...

pedagogia attiva vecchia come il mondo da altre parti e ancora lontana in italia... verissimo!

eli