venerdì 29 aprile 2011

elora gorge

ecco, non mi ricordo già più in che giorno si era, ma mi ricordo non particolarmente caldo né colorato di sole...
ma lo sapete già che noi non ci si fa scoraggiare dal tempo, e allora eccovi un piccolo reportage del nostro giro all'Elora Gorge. Dove undici anni fa io e adri vedemmo il Dente del Tempo, e camminammo in riva al fiume (lo so lo so, detto così pare che allora si facesse uso di LSD). questa volta siamo stati meno fortunati perché, essendoci ancora ghiaccio quasi ovunque, ed essendo molto movimentata l'acqua abbiamo deciso che non era il caso di rischiare di riempire le cronache locali con la notizia "turisti dispersi nell'Elora Gorge".
quindi cosa ricordare?
iniziamo da questa foto di Silvio e Giuditta (vedete anche voi dal tipo di vestiario quanto caldo faceva, no?)

e questa: Fiona coi bimbi (eccetto Iris che era in braccio a me), sul pontile a Elora:

e, infine, questa per curiosità, tornando alla macchina: non sembra anche voi una casa da racconto fantastico??
e notate il cartello a sinistra? dice che quello spazio è riservato al cabbage e al cavallo (ricordate il post sui Mennoniti?)! bello no? chissà chi abita lì...


concludo il racconto con quest'eloquente immagine: il cavallo a spinta (a dondolo?) più lungo che abbia mai visto... tra i bambini c'è un intruso... riconosciuto?


buon cavallo a dondolo a tutt*!

giovedì 28 aprile 2011

ok, iniziamo da qui: st. jacob

c'è un paese, vicino a Guelph, che si chiama... no, non è London... no, non è Paris... no, non è Cambridge (e giuro che tutti questi posti sono davvero qui vicino....).
è St. Jacob, famoso per il suo mercato e per i mennoniti che vivono nelle vicinanze e partecipano attivamente al mercato coi loro prodotti. e chi sono i mennoniti? qui e qui potete leggere, ed eventualmente convertirvi.
fatto sta, che quel giovedì (giorno di mercato) per fortuna c'era un bel sole (uno dei pochi giorni di sole che abbiamo avuto in aprile) e così abbiamo prima fatto un bel giro al mercato e mangiato fuori e poi ci siamo concessi un bel giro nella cittadina. ogni tanto passavano i mennoniti vestiti perlopiù di nero, le donne con gonne lunghe e cuffietta in testa, o sfrecciavano coi loro carretti trainati da cavalli (possibilmente neri anche questi). curiosi, perché poi si spostano davvero con le carrozze (nere, ovviamente) e i cavalli, alcuni in casa non hanno elettricità né acqua calda... e questa cosa incuriosisce molto. ci sono addirittura dei pullman che la domenica scaricano i turisti in piazza a Elmira per fotografare i carrettini e i cavalli parcheggiati sul sagrato della loro chiesa. foto e poi tutti di nuovo sul bus a casa. questo sì che è turismo.
allora, qui vi dò il privilegio di dare un'occhiata ad alcuni edifici che abbiamo visto a st. jacobs:


va bè, questo l'ho fotografato per il dipinto che rappresenta il carretto mennonita che va per strada (visto che sì, è vero, lo confesso, ho provato a fotografarne uno ma poi mi sentivo in imbarazzo e così ho fotografato il dipinto: almeno non è mosso :P)


e questo è l'ingresso di un negozio di oggetti regalo-souvenir. ve l'ho già detto che la voce 'shopping' è la prima cosa che viene proposta ai turisti... dico, è inserita tra gli eventi culturali ((sì d'accordo, sono entrata nella modalità E.S. = european snob, scusate ora cerco di correggermi)). comunque, la vedete quella cosa che gira sopra in alto? indovinate un po'?? ma sì, è la pista di un trenino elettrico che (penso durante le feste natalizie) viene fatto girare dentro e fuori dal negozio. adriano ne era strbiliato e così: foto!


questa è una foto artistica (vedo il ghigno di alcuni): sono io riflessa nel cerchione di una ruota di legno (di un carretto mennonita? tout se tient), riflesse le orme (finte, per dio!) di un orso. bè, Escher sarebbe felice di questa immagine.

ecco finalmente un edificio (che peraltro compare nelle guide turistiche di Saint Jacob): è la scritta del "vecchio" mulino!

e qui una visuale dei due edifici caratteristici di Saint Jacobs.

ecco, sì c'eravamo anche noi, tutti quanti... ma mi è preso il raptus fotografici per le architetture. piaciute?

alla prossima!

domenica 24 aprile 2011

manca il bosco....

ma non siamo forse le belle addormentate?? ;P


e grazie al cielo non è arrivato nessun principe azzurro a romperci... il sonno!
e sogni d'oro a tutt* quant*!
buonanotte.

occhiate e sguardi

ciao a tutt*

e scusate il lungo silenzio. forse sapete che sono stati qui per una ventina di giorni i genitori e la sorella di Adri. Così, ecco, come dire, abbiamo avuto di meglio da fare che aggiornare il blog... ma adesso abbiamo un mucchio gigantesco di materiale da pubblicare!!!

quindi date un'occhiata al blog ogni tanto e qualche sguardo sfuggente che prima o poi arriva qualcosa di stravolgente! (e anche per oggi ho fatto la mia rima quotidiana)


davide gioca al computer***
***nonostante quanto asserito nel 2003 prima del nostro matrimonio (leggasi nota4, comma 3bis, capitolo 5, pp. 57 del contratto matrimoniale), davide non ha ancora compiuto gli 11 anni e già gioca col pc... - diana ovviamente si annoia, ma dovendo (ovviamente) fare tutto quel che fa suo fratello, si accoccola anche lei davanti al pc.

martedì 5 aprile 2011

maple bush, parte terza

lunga e diritta correva la strada, l'auto veloce rispettava i limiti dei 60, forse 80 km/h (per noi italiani è davvero incredibile vedere queste strade larghe e lunghe e dritte e dover andare così piano!!!). spesso si incontrano pezzi di strada che sembrano costruiti dall'ingegnere delle montagne russe!

che c'entra qui una foto mia e di iris? non lo so: le foto le mete adri e io dovrei scrivere la storia. diciamo che dopo il grigio di sopra una nota di colore ci sta pure :)

qui sotto invece è sempre a Mountsberg: c'è un lago, che allora era ancora in gran parte ghiacciato. su cui oche canadesi danzavano e camminavano e che - dal molo - i bambini grandi e piccoli si divertivano a esplorare, rompendo il ghiaccio e cercando tesori e animali nascosti.
(nessuno, incredibilmente, è caduto dentro!)


UN SALUTO A TUTTI!

domenica 3 aprile 2011

maple bush, seconda parte

ecco, per arrivare al maple buh si deve attraversare la ferrovia... certo, i cartelli non invogliano a proseguire, ma il breve attraversamento mi ha ricordato certi film di avventura. e poi quel 'train may pass at anytime'...ma proprio quando sono IO che attraverso???


sì sì avete indovinato: sono lecca lecca di maple syrup!!!! buoni ma così dolci così dolci..... wow.
una noticina: quando parlate con diana, sappiate che lei lo chiama "IL LECCA" (e penso che anche in quel di Milano dicano 'il lecca' invece che 'lecca lecca'). passeggiando, a un certo punto è caduta (ovviamente dentro a una pozzanghera) e si è messa a urlare disperata "mi è caduto il lecca!!!" -

Iris e la mamma :)


PAUSA PRANZO: pancakes con maple syrup (chi l'avrebbe detto??) e salsiccette e burro burro burro.


ecco questo è un calderone in cui una volta si faceva strabollire il maple syrup - a me ricorda la pentola in cui la mia mamma fa cuocere il passato di pomodoro... o - in alternativa - il calderone delle streghe. :)

- fine seconda parte... ma continua!

sabato 2 aprile 2011

maple bush, prima parte

cari amici e parenti e conoscenti
ci siamo fermati nell'aggiornamento del blog, travolti dall'arrivo di fabiana (la sorella di adriano) e di giuditta e silvio (mamma e papà di adri: evviva! i nonni! finalmente! ;P)
ma riprendiamo ora, in un giorno tranquillo in mezzo a mille avventure che vi racconteremo poi, per pubblicare cose vecchie (14 marzo!!!) ma che testimoniano eventi canadesi.
so che è da anni che siete rosi da una domanda che vi assale nottetempo: da dove viene il maple syrup?
ecco, sappiate che non cresce appeso agli alberi già nella bottiglietta, ma è ottenuto da una lunga procedura che noi siamo andati ad indagare: qui.


la corteccia degli aceri viene incisa e nel secchiello scende la linfa (grazie al cambiamento di temperatura giorno notte, la primavera è il periodo ideale di raccolta), poi il sap è fatto bollire per ore e ore e non so quanto e poi raffinato in sciroppo, in tre gradazioni diverse: amber, medium, light. ma qui trovate tutte le informazioni del caso.
e siccome questo non è il blog di Piero Angela, eccovi due bellezze del posto:

...ma non eravamo mica soli! anzi in buona compagnia: guardate quanti bambini/e!!!
(specifico per le persone che è da tanto che non sentiamo che i nostri sono SOLO gli ultimi tre a destra!)

in questo posto (avete visto il primo link sopra, no?) c'era anche una stalla in cui i bambini possono giocare e sfogarsi: l'hanno riempita di segatura e giochi e scivoli ed è una specie di paradiso molto polveroso. molto molto polveroso. accanto ci sono anche alcuni animali come pecore, capre, cavalli, galline, tacchini ecc.

una fan di shaun in posa davanti al suo eroe

e qui di nuovo l'allegra compagnia :)
dove sono finiti i bambini che mancano? dietro l'angolo a parlar con galli e galline!

venerdì 1 aprile 2011

elettricità

che qui il riscaldamento - essendo ad aria - secchi l'aria, e che l'aria sia davvero sfrigolante (qualche amico/a ficiso/a potrebbe aiutarmi a usare termini più appropriati, ma spero capiate cosa intendo)... insomma, lo si può anche immaginare (e non vi dico quante volte 'prendo la scossa' quando chiudo l'auto, e c'è stato un periodo che ogni bacio a fior di labbra con mio marito... un segno divino?) -

ma qui si sta davvero esagerando con l'effetto elettrostatico (si chiama così?): non solo i capelli di davide stanno dritti a contatto col palloncino, ma il palloncino medesimo è 'incollato' alla guancia di davide senza che davide lo sostenga!!!